Capitolo VIII
Libere escursioni in campo indiepop, dischi e gruppi dimenticati ed altro ancora.
Everything about the girl (and the boy).
Ben Watt e Tracey Thorn. Insieme gli Everything But The Girl. Quelli di Missing, presente? Beh, scordate quel pop elettronico slavato e fighetto, almeno in parte. Tra questi EBTG e quelli degli esordi c’é la stessa differenza che passa tra due foto della stessa persona, a distanza di vent’anni. Tra una quarantenne elegante in tailleur e tacchi a spillo e una ventenne in parka e spillette.Sono la stessa persona, ma diversa. Inutile dire quale preferisco, immagino.
Il
Ben Watt degli esordi non era troppo diverso da com’é adesso. Uno spilungone taciturno e romantico. Diversa era la musica che faceva, però. Prima della folgorazione sulla via che porta al club Damasco (in un percorso che ha molte affinità con quello di Momus) si era messo in testa di essere il nuovo Nick Drake. Non c’é riuscito, però c’é andato vicino coi suoi primi due dischi, l’ep Summer Into Winter dell’1982, impreziosito dal cameo vocale del grande vecchio Robert Wyatt in Acquamarine, e North Marine Drive, il capolavoro dell’anno successivo. Sono ballate scarne ed essenziali, le sue. Chitarra e voce, qua e là un piano o uno spruzzo di sax. Ma che classe, che intensità , che emozione che traspare da canzoni come On Box Hill, North Marine Drive, Waiting Like Mad. Canzoni da crepuscolo e da cameretta, da amori sognati e da amori rimpianti. Di lì a poco l’incontro che cambia la vita, quello con Tracey Thorn.
La quale
Tracey Thorn aveva cominciato nello stesso periodo e più o meno allo stesso modo, con un disco solista, A Distant Shore dell’82, semplice e naif ma dal fascino indiscutibile, che conteneva una cover dell’immortale Femme Fatale, e con il progetto
Marine Girls. Assieme alle sorelle Alice e Jean Fox Tracey cantava canzoni grezze e abbaglianti, sulla scia delle raincoats, ma con un piglio molto più pop. Arrangiamenti pressochà© nulli, le voci su un tappeto sonoro fatto di chitarra e poco più. Il lo-fi prima che il termine venisse coniato. Ma nei due dischi pubblicati, Beach Party dell’81 e Lazy Ways del 1983, c’é uno dei più puri distillati di bedroom pop in circolazione, versante pigro e melanconico. La loro avventura durò poco, e delle sorelle Fox ho perso le tracce. Miss Thorn invece era pronta per l’incontro con mister Watt.
Eden, il debutto degli Everything But The Girl, uscì in un periodo assai ricco e fecondo per il pop inglese. Smiths, Prefab Sprout, Lloyd Cole & The Commotions, Style Council per dire solo dei più famosi. Nonostante la concorrenza resta uno dei dischi più riusciti di quella stagione. In virtù di due splendide voci che si amalgamano benissimo assieme, di una capacità di scrittura fuori dal comune, di arrangiamenti semplici ma ricercati che pescano dal folk, dal jazz, dal Brasile. Each And Everyone, Frost And Fire (col suo organo doorsiano), Tender Blue, Crabwalk sono canzoni eleganti e suadenti, frutto di un amalgama e di una comunione di intenti quasi miracolosi, e destinati purtroppo a non ripetersi mai più a quei livelli, con la magia che sfuma inesorabile col passare del tempo.
Gabriele Marramà
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